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- 12.03.2017 - INAUGURAZIONE SALA CIVICA "SANDRO PERTINI".

Il 12 Marzo 2017 è stata inaugurata la nuova Sala Civica in via Roma, intitolata a Sandro Pertini.

A seguire, il discorso inaugurale dell'Assessore alla Cultura, con alcune note biografiche, quindi alcune immagini dell'evento.

"Sandro Pertini, cui la nuova sala civica è intestata, è sicuramente un uomo, un politico presente nella memoria di ciascuno di noi.
La sua biografia testimonia il forte impegno sia sul piano politico che sul piano istituzionale.
Combatté sul fronte dell’Isonzo nel corso della Grande Guerra, partecipando anche alla rotta di Caporetto. Subì il carcere, l’esilio e il confino per le sue idee antifasciste e per il suo impegno politico contro la dittatura di Mussolini. Nel corso della seconda guerra, divenne una delle personalità di primo piano della Resistenza italiana. Catturato dalle SS, assieme a Saragat, venne condannato a morte, ma la sentenza non fu eseguita grazie all’azione dei partigiani che organizzarono la loro fuga dal carcere. Le sue azioni da partigiano gli valsero una medaglia d’oro al valor militare.
Nell’Italia repubblicana fu eletto deputato all’Assemblea Costituente per i socialisti, quindi senatore nella prima legislatura e Deputato in quelle successive, essendo sempre rieletto dal 1953 al 1976, per ben 23 anni. Dal 1968 al 1976 ricoprì per due legislature consecutive la carica di Presidente della Camera dei Deputati. Nel corso dei mandati sia come Senatore che come Deputato ebbe numerosi incarichi parlamentari.
L’8 luglio 1978 fu eletto Presidente della Repubblica italiana, ruolo che mantenne fino al 1985. Fu il settimo presidente della Repubblica.
Il suo mandato presidenziale fu caratterizzato da una forte impronta personale che gli procurò una notevole popolarità, tanto da essere ricordato come il “presidente più amato dagli italiani”. Come scrisse Indro Montanelli “Non è necessario essere socialisti per amare Pertini. Qualunque cosa egli dica o faccia, odora di pulizia, di lealtà e di sincerità”.
La sua costante presenza nei momenti cruciali della vita pubblica italiana, nelle situazioni piacevoli (ricordiamo la sua esultanza ai Mondiali dell’82) come nei momenti difficili (ricordiamo gli anni caratterizzati da un terrorismo ancora forte, la crisi economica e sociale, le sciagure naturali e la sua ferma presa di posizione con il suo appello “fate presto” quando il terremoto devastò l’Irpinia nel 1980), è stata probabilmente uno dei motivi della sua grande popolarità, unitamente all’amore per l’Italia, per i bambini cui dedicava particolari attenzioni, al suo modo di rapportarsi con i cittadini, sempre diretto, amichevole. Fu un Presidente schietto e pragmatico, con un rigore morale che lo portò sempre a rifiutare i compromessi. Fu intransigente nella denuncia nei confronti della criminalità organizzata, ammonendo a non confondere i fenomeni criminosi con i luoghi e le popolazioni in cui tali fenomeni sono presenti.
Il suo modo di intervenire direttamente nella vita politica del Paese rappresentò una novità. Ogni suo atto, ogni sua azione avevano il compito di rinsaldare il legame tra i cittadini e lo Stato. Con lui, la figura del Presidente divenne l’emblema dell’unità del popolo italiano.
La sua personalità era intrisa dei principi che avevano ispirato la democrazia parlamentare e repubblicana ed era caratterizzata da un profondo rispetto del pensiero politico altrui, pur rifiutando fermamente il pensiero fascista e qualunque ideologia che rinnegasse la libertà di espressione.
Il pensiero politico di Pertini può essere efficacemente espresso da alcune frasi tratte da una sua intervista, divenute famose :
“Per me libertà e giustizia sociale, che poi sono le mete del socialismo, costituiscono un binomio inscindibile: non vi può essere vera giustizia sociale senza libertà…. Ma la libertà senza giustizia sociale può essere anche una conquista vana. Si può considerare veramente libero un uomo che ha fame, che è nella miseria, che non ha lavoro, che è umiliato perché non sa come mantenere i suoi figli ed educarli? Questo non è un uomo libero “
La scelta di questa Amministrazione di intitolare la nuova sala civica a Sandro Pertini non è semplicemente e riduttivamente un omaggio ad un uomo politico di indiscusso valore e ad un fiero rappresentante delle Istituzioni. Vuole essere invece, un richiamo a quei valori di democrazia, partecipazione, impegno per la giustizia e per la libertà che Pertini ha lucidamente e coraggiosamente incarnato, con l’auspicio e la speranza che questa sala diventi per la nostra comunità un ulteriore spazio di partecipazione alla vita democratica e civile del paese e della società in generale, nella convinzione che la costruzione del bene comune è compito e dovere di ciascun cittadino."

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