PIANO DELLE ACQUE

Per definire in modo adeguato i requisiti del Piano delle Acque è necessario fare riferimento al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) di Padova che ne prevede l’adozione e ne descrive i contenuti essenziali e le finalità.

Il P.T.C.P. è stato definitivamente approvato e reso efficace in data 11/11/2011; nelle Norme Tecniche allegate all’art. 13.7.b “Aree a rischio idraulico della rete di bonifica” è specificato che:
“Allo scopo di prevenire situazioni di rischio idraulico, i Comuni di concerto con i Consorzi di Bonifica e gli uffici periferici del Genio Civile territorialmente competenti, in sede di pianificazione, meglio se intercomunale, devono dotarsi di una omogenea regolamentazione dell’assetto idraulico del territorio agricolo (Piano delle acque)…”

In accordo con le prescrizioni del P.T.C.P. i contenuti fondamentali del Piano sono così elencati:
  • Individuazione delle affossature private principali che, pur essendo non consortili e non demaniali, rivestono carattere di interesse pubblico;
  • Individuazione delle principali criticità idrauliche dovute alla difficoltà di deflusso per carenze della rete minore (condotte per le acque bianche e fossi privati);
  • Individuazione delle aree comunali /intercomunali necessarie per la laminazione dei picchi di piena attraverso l'invaso delle acque, preferibilmente funzionali a più aree urbanizzate del territorio;
  • Individuazione dei problemi idraulici e relative soluzioni dovuti alla insufficienza della rete di bonifica;
  • Previsioni di mantenimento e ripristino dei fossi in sede privata, vietando la loro eliminazione o riduzione delle loro dimensioni, il loro tombinamento o chiusura salve motivate necessità attinenti la sicurezza pubblica o igienico sanitarie;
  • Individuazione degli indirizzi per la realizzazione di opere pubbliche e di infrastrutture, in particolare delle strade e nella realizzazione di piste ciclabili;
  • Adeguamento dei regolamenti edilizi per la definizione delle quote minime d'imposta dei fabbricati, al divieto di impermeabilizzazione delle pavimentazioni destinate a parcheggio privato, alle funzioni di bacino di laminazione del sistema di smaltimento delle acque piovane delle aree destinate a verde pubblico;
  • Precisazioni sul rispetto dei corsi d'acqua (in merito alle fasce di rispetto);
  • Indicazioni per la realizzazione di percorsi ciclo-pedonali sulle sommità arginali;
  • Indicazioni normative/regolamentari su escavazioni in zona risorgive;
  • Indicazioni normative/regolamentari prelievi di acque sotterranee.

Il Piano delle Acque si sviluppa dunque nelle seguenti fasi metodologiche:
  1. Inquadramento normativo ed analisi degli strumenti urbanistici vigenti;
  2. Raccolta dei dati disponibili riguardanti la rete idrografica esistente: corsi d’acqua maggiori, rete dei consorzi di bonifica, rete scolante minore demaniale e privata, reti fognarie;
  3. Raccolta dei dati riguardanti gli allagamenti verificatisi in passato e le criticità idrauliche esistenti allo stato di fatto;
  4. Verifiche idrauliche atte a programmare le opere principali di messa in sicurezza idraulica del territorio;
  5. Redazione di monografie degli interventi sopra citati con indicazione dei requisiti principali e dei costi di ciascuno di essi;
  6. Elaborazione di un regolamento idraulico per la manutenzione della rete esistente;
  7. Predisposizione di linee guida per la mitigazione idraulica nei nuovi interventi di urbanizzazione.

Situazione geografica
Il Comune di Saonara, provincia di Padova, è situato a sud-est del Capoluogo provinciale e comprende le frazioni di Saonara, Celeseo, Tombelle e Villatora. Confina con i comuni di Padova, Legnaro (PD), Sant’Angelo di Piove di Sacco (PD) e Vigonovo (VE). La superficie amministrativa del Comune di Saonara è pari a circa 13,5 kmq; gli abitanti censiti a fine 2010 risultano di 10043 unità. L’altitudine media del Comune è pari a circa 7-8 metri smm con una pendenza verso sud-est: le quote del terreno sono infatti comprese fra un massimo di circa 10 metri smm ed un minimo attorno a 6 metri msmm. Dal punto di vista idraulico il territorio comunale è compreso tra i fiumi Bacchiglione (ad ovest), Brenta (ad est) e Piovego (a nord) mentre risulta attraversato dal primo segmento dell’Idrovia Padova Venezia, opera che come noto funge attualmente da semplice bacino di invaso.
Nella maggior parte del territorio comunale prevalgono i terreni a tessitura limoso-argillosa, mentre in alcune zone residuali si hanno terreni a matrice sabbiosa; ne consegue che le capacità di infiltrazione ed assorbimento del terreno risultano piuttosto limitate. Per quanto riguarda la falda freatica si osserva che nella maggior parte del territorio comunale, escluse le zone residenziali ed artigianali di Villatora, la soggiacenza della stessa è compresa tra 0m e 2m di profondità dal piano campagna; mentre per la zona nord-occidentale tale profondità risulta compresa tra 2m e 5m di profondità, in virtù delle quote più favorevoli del territorio.
La ridotta profondità della falda freatica, in alcune zone depresse quasi affiorante, è ovviamente un altro fattore che influisce negativamente sulla capacità di smaltimento delle acque piovane nel territorio.

PIANO DELLE ACQUE DEL COMUNE DI SAONARA

RELAZIONI TECNICHE
 
 
RILIEVO DEI CAPIFOSSO ESISTENTI
 
R.1.1 Planimetria di rilievo dei capifosso - zona nord 1:5.000
R.1.2 Planimetria di rilievo dei capifosso - zona sud 1:5.000
R.2 Monografie delle sezioni delle fossature principali  
R.3 Monografie dei tombinamenti delle fossature principali  Tubi A
R.3 Monografie dei tombinamenti delle fossature principali Tubi B

 

 

 

ELABORATI GRAFICI
 


 




 


NB: Gli elaborati grafici 2.1 e 2.2 sono pubblicati in formato .dwf; il programma di lettura dei dwf, per chi non lo avesse, può essere scaricato facilmente in rete.
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