UN AMORE CHE VIVE...
Luglio 2015
Le parole che seguono, sono il pensiero che Giovanni (11 anni), ha pronunciato al funerale della Sua cara mamma, scomparsa all'età di 46 anni.
È una riflessione di straordinario amore che va oltre la vita terrena della persona che riteniamo forse più importante per ognuno di noi: la mamma !Le parole che seguono, sono il pensiero che Giovanni (11 anni), ha pronunciato al funerale della Sua cara mamma, scomparsa all'età di 46 anni.
Su autorizzazione del papà e dello stesso Giovanni, la proponiamo all'attenzione di tutta la nostra Comunità, duramente colpita nel mese di luglio dalla scomparsa di tre giovani mamme, affinché attraverso gli occhi, i sentimenti e le parole di un ragazzo, possiamo tutti trovare motivi di conforto e di speranza.
Walter Stefan
Sindaco
Domenica sera, quando mio fratello ha scoperto la morte della mamma, ha visto che sorridevo e non ero triste come lui. Allora, giustamente, mi ha chiesto che cosa avessi da essere felice; e io ho risposto che ero felice perché sapevo che lei, in cielo, sarebbe stata sicuramente meglio, e comunque vicina.
Giovanni Dopo la morte della mamma, ho riflettuto anche su un altro aspetto: perché quando qualcuno muore si è tristi? Sono giunto alla conclusione che si è tristi perché non si può più toccare o parlare a parole con quella persona. Ma qual è, ad esempio, la cosa più importante tra madre e figlio? Non di certo il corpo ma bensì l'amore l'uno per l'altro; infatti, la morte potrà fermare il corpo, ma non potrà mai fermare l'amore. Quindi concludo che bisogna ricordare una persona per i suoi gesti di coraggio e amore, non per i suoi peccati. Quindi il mio ricordo di lei è quello di una leonessa, che ha lottato, e adesso è ancora viva in ognuno di noi. Qualunque persona che si trovi in difficoltà basta che chiuda gli occhi e pensi: che cosa devo fare? La risposta sembrerà venire da voi, ma in realtà è la voce delle persone che vi hanno amato e vi amano ancora. |